La Respirazione Controllata

La respirazione è il gesto più naturale e costante della vita, ma anche uno dei più sottovalutati. Si compie migliaia di volte al giorno, in modo automatico, senza che ce ne accorgiamo. Tuttavia, proprio per la sua duplice natura — automatica e volontaria — essa rappresenta una porta d’accesso privilegiata ai meccanismi profondi di regolazione del corpo e della mente.
Il respiro può essere lasciato agire da solo, sotto il controllo del tronco encefalico, oppure può essere modulato consapevolmente dalla corteccia cerebrale. In questo passaggio si trova la chiave del suo potere terapeutico: imparare a regolare volontariamente ciò che di norma è automatico significa accedere a una forma di auto neuromodulazione naturale.
Negli ultimi decenni, la ricerca medica e neuroscientifica ha riscoperto il valore del respiro come strumento di regolazione autonoma e di supporto terapeutico. Oggi, la respirazione controllata (RC) è oggetto di studio in cardiologia, psichiatria, endocrinologia, riabilitazione e medicina dello sport. Non si tratta di una pratica “alternativa”, ma di un metodo fisiologico, validato da decine di pubblicazioni scientifiche, che consente di intervenire sulla variabilità della frequenza cardiaca (HRV), sulla pressione arteriosa, sull’asse ormonale dello stress (HPA) e sulla qualità della vita dei pazienti.
Parleremo della respirazione anche in altri capitoli come Fisiologia sabacquea ed iperbarica 
Il potere terapeutico del respiro: Dalla filosofia antica alla scienza moderna
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