La fisiologia subacquea e iperbarica studia come il corpo umano reagisce all’aumento della pressione e alla respirazione di gas in ambienti a pressione superiore a quella atmosferica.
Nel caso delle immersioni subacquee l’organismo è esposto a variazioni rapide di pressione, che influenzano direttamente i polmoni ed il sistema circolatorio .
Scendendo in profondità, aumentando la pressione esterna, i gas respiratori si dissolvono nel sangue in quantità crescenti. Questo fenomeno è alla base della narcosi da azoto, delle sindromi da tossicità dell’ossigeno e del rischio di malattia da decompressione durante la risalita. Inoltre, l’accumulo di anidride carbonica può provocare ipercapnia in grado di amplificare confusione mentale, fatica e rischio operativo.
L’organismo compensa modificando il lavoro respiratorio e la distribuzione dei fluidi corporei. La profondità, la durata dell’immersione e la composizione della miscela respiratoria diventano determinanti per la sicurezza. Le immersioni tecniche , profonde ed impegnative , richiedono protocolli rigorosi di pianificazione, decompressione e gestione dei gas che variano in funzione delle profondita’ e dei tempi.
Gestione delle Immersioni Profonde
La fisiologia iperbarica non si limita allo studio delle immersioni , fornisce gli strumenti per trattare molte patologie che beneficiano da un aumento di pressione atmosferica in contemporanea alla somministrazione di osssigeno al 100 % , che moltiplica le molecole di O2 a disposizione dei tessuti.